L’alleantore nerazzurro alla vigilia dell’esordio in Champions League: “Mkhitaryan può essere una soluzione. Gosens si sta allenando bene”
Siamo alla vigilia di Inter-Bayern Monaco, ma l’entusiasmo e la tensione per l’esordio in Champions League sono palpabili in casa nerazzurra: “È importantissimo avere così tanti tifosi allo stadio – spiega Simone Inzaghi in conferenza -, conosciamo l’avversario che incontriamo e la sua forza. Il girone è competitivo, ma la partita con il Bayern deve essere un’opportunità perché viene dopo il derby, che sappiamo cosa rappresenta per tifosi e società”. Gli fa eco Hakan Calhanoglu, con un po’ di autocritica: “L’anno scorso abbiamo dominato con Real Madrid e Liverpool, avevamo la partita in mano ma poi avevamo perso per piccoli errori. Dovremo essere più uniti e concentrati, giocando insieme fino al 90′. Quest’anno abbiamo un altro girone difficile, ma così è la Champions. È bello essere qua e giocare contro squadre forti”.
L’allenatore Inzaghi parla dei dubbi della vigilia:
“Manca ancora un allenamento, ho diversi dubbi di formazione e dopo la conferenza guarderò i dati dell’allenamento. Sappiamo che dobbiamo fare 10 punti ed è un girone molto più difficile dello scorso anno. Il Bayern è una delle 4-5 squadre candidate a vincere la Champions League”. Come detto più volte, l’obiettivo è rialzarsi: “Le sconfitte devono diventare delle opportunità. Abbiamo rivisto quella di sabato: ci sono stati dei momenti in cui abbiamo fatto meglio noi, ma il Milan è riuscito a fare tre gol nel suo momento migliore. Avremmo meritato il pareggio per quanto fatto, ma dobbiamo lavorare di più, io in primis. L’errore più grande? Smettere di fare quello che stavamo facendo quando abbiamo subito il pareggio. La squadra deve stare in partita, deve reagire meglio come accaduto dopo il gol del 3-1″. C’è però ottimismo per i prossimi impegni nelle parole di Inzaghi: “Quello che conta è il campo di allenamento e io ho visto la squadra allenarsi nel migliore dei modi. Il Bayern ci creerà delle difficoltà, noi dovremo essere bravi a superarle. Le critiche? Quelle costruttive mi stimolano, mi piace ascoltarle”.