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Ancelotti si sbaglia, non a tutti piace il “Calcio Champagne”

Il tecnico italiano Carlo Ancelotti esprime alcuni pensieri interessanti durante un intervista ai microfoni Sky Sport

Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, si sfoga durante un intervista con Paolo Condò per Sky Sport. Il tecnico ha parlato delle squadre vicine al Real ma che a suo avviso differiscono in quanto ad atteggiamento nei confronti dei giocatori, della squadra stessa e dei tifosi.
Per quanto riguarda i giocatori, Ancelotti fa riferimento a calciatori ben precisi: Benzema, e Modric, riferendosi a loro come componente determinante del contesto, grazie alle spiccate doti tecniche e alla conoscenza degli spazi sul terreno di gioco, arrivando quindi alla conclusione che siano i calciatori a dettare il contesto di gioco e non il sistema stesso nel suo complesso.
Alcuni – come gli amministratori della pagina La setta degli sportivi intelligenti la pensano esattamente così.
Altri, al contrario, ne apprezzano il punto di vista critico e analitico.
Ecco alcuni spezzoni dell’intervista, in modo da rendere partecipe il lettore. Sentitevi liberi di commentare.

L’intervista

I miei giocatori con la difesa bassa stanno comodissimi. Dipende dalle caratteristiche dei
centrocampisti: un conto e fare pressing con Kroos, un altro e farlo con Camavinga o Valverde. L’ideale sarebbe avere i piedi di Kroos, i polmoni di Valverde ecc. Non si puo essere perfetti. A tutti piace fare il calcio champagne: pressing offensive, uscita da dietro, possesso. Ma dipende da che giocatori hai.”

Le squadre di Guardiola sono sempre molto ben organizzate, ma io credo che non tutti
vogliano le squadre molto ben organizzate. L’organizzazione la devi avere in fase difensiva, ma in fase offensive (con una rigida organizzazione) se gli avversari ti leggono bene e molto più facile per loro. Se io volessi avere un Real Madrid organizzato dovrei dire a Benzema di fare il centravanti fisso, senza svariare a destra o a sinistra perché ci sono già altri giocatori che occupano quello spazio; ma se il genio Benzema pensa che a sinistra può creare qualcosa di positivo per la squadra. Perdiamo un po’ di organizzazione, ma acquistiamo in creatività e imprevedibilità.

E conclude: “In fase difensiva l’organizzazione deve essere perfetta e maniacale, ma in fase di possesso palla, se gli avversari leggono i movimenti dei giocatori e negativo. Si danno delle indicazioni ai giocatori su certi movimenti, ma poi decidono loro se e quando metterle in pratica. Avere le squadre molto ben organizzate in fase d’attacco non so se e un vantaggio.

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