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Carlos Henrique Raposo, il truffatore del calcio

Carlos Henrique Raposo, il genio della truffa sportiva.

Pensate di realizzare il vostro sogno di diventare un calciatore professionista. Essere una star, tra donne bellissime, vini pregiati, notti nei locali più alla moda e tanta fama. Girare il mondo, 11 squadre diverse in Europa, Sud-America e Stati Uniti. Pensate di riuscire ad ottenere tutto questo senza avere nessuna qualità calcistica. Ecco a voi, Carlos Henrique Raposo, anche se per tutti è il genio della truffa sportiva.

Carlos Henrique Raposo ebbe una folgorazione, frequentare i locali di Rio in cui i calciatori passavano le loro serate e diventare loro amico. Indossando i suoi migliori vestiti inizio il giro dei locali, fino a diventare realmente amico di giocatori del calibro di Rocha, Renato Gaucho, Romario ed Edmundo, tutti incredibilmente sorpresi dalla grande simpatia di Carlos Henrique Raposo. Poco più tardi, arriva il primo contratto: a soli 20 anni è un giocatore del Botafogo.

Carlos Henrique Raposo, grazie alle amicizie maturate con i giocatori e alla sua incredibile simpatia, si faceva inserire come contropartita tecnica ad ogni trasferimento di un amico, chiedendo un contratto onesto senza pesare troppo sulle casse del club. Ai primi allenamenti si presentava dicendo di essere fuori forma, passando quindi le prime due settimane a correre intorno al campo, una volta entrato in forma, chiedeva ad un compagno di fargli un fallo in partitella o fingeva un infortunio. Erano gli anni ’70-’80, ed un infortunio muscolare non era semplice da rilevare.

In oltre, i compagni di squadra erano sempre pronti a coprirlo, perché Carlos Henrique Raposo, riusciva a rifornire donne di facili costumi in hotel ad i colleghi, eludendo la sicurezza con i suoi modi di fare simpatici ed amichevoli, mentre i medici redigevano falsi referti in cambio di qualche mazzetta. In 20 anni di carriera ha collezionato solo 34 presenze complessive in tutti i club.

Appena le società iniziavano a fare domande sulle sue condizioni di salute, Carlos Henrique Raposo alla prima finestra di mercato si accasava in un’altra squadra, mettendo in scena sempre la stessa commedia. Apice del suo genio, con diverse testate giornalistiche, dietro lauti compensi, celebravano il suo arrivo come grande colpo di mercato.

Nell’ambiente i giocatori sapevano Carlos Henrique Raposo in realtà non era un vero calciatore, ma gli volevano tutti bene. Sarà per la sua simpatia o per il fatto che, tre giorni prima della partita, affittava camere per dieci donne nell’albergo in cui avrebbe soggiornato la squadra, Carlos Henrique Raposo chiuderà la sua carriera a 40 anni, con un bel conto in banca e diverse bugie sulle spalle.

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