Masi, ex direttore delle gare di F1 ha dichiarato di aver ricevuto minacce di morte dopo il mondiale di Abu Dhabi
Si chiama Micheal Masi, è australiano e molti di voi lo ricorderanno come l’ex direttore di gara della Fia, Fédération Internationale de l’Automobile F1. In una recente intervista al giornale australiano Sidney Telegraph, Masi si è lasciato andare alcune dichiarazioni inaspettate. Il dirigente sportivo di origini italiane ha infatti rivelato di aver ricevuto alcune minacce di morte dovute all’esito della gara disputata ad Abu Dhabi nel 2021, che è stata vinta da Max Verstappen.
“In quei giorni mi sentivo l’uomo più odiato del mondo, camminavo per Londra guardandomi alle spalle. Non ho chiesto un aiuto psicologico e ho fatto male.”
Le minacce
Masi avrebbe ricevuto minacce di morte a seguito della dibattuta finale del Mondiale 2021, durante la corsa di Abu Dhabi. Masi, che si è dimesso dalla Fia lo scorso 12 luglio, ha rivelato – nel corso di una intervista al Sydney Telegraph – i suoi timori e le sue paure.
“Erano giorni bui, mi sentivo l’uomo più odiato del pianeta” – aggiunge Masi. “Ho ricevuto minacce di morte rivolte a me e alla mia famiglia. Ricordo ancora, che un paio di giorni dopo l’ultima corsa, camminavo per le strade di Londra, guardandomi alle spalle e chiedendomi se le persone che mi ritrovavo alle spalle mi avrebbero attaccato”
Secondo le dichiarazioni dell’ex dirigente di F1, in quelle settimane “da incubo”, avrebbe ricevuto “centinaia di messaggi” che Masi stesso definisce “scioccanti, razzisti, offensivi, meschini”. E conclude: “La gente mi chiamava per nome. Ho ricevuto minacce di morte da persone che minacciavano di prendersi cura di me e della mia famiglia. E ha continuato, sul mio account Facebook e soprattutto su LinkedIn, che dovrebbe essere una piattaforma professionale”.
I fatti
Le minacce di morte ricevute da Micheal Masi affondano le radici nella gara che si è svolta il 12 dicembre 2021 ad Abu Dhabi. Secondo quanto riportato da La Gazzatta dello Sport, al giro finale del Gran Premio (l’ultimo del 2021) “Masi aveva richiamato la Safety Car, scesa in pista dopo lo schianto di Nicholas Latifi (pure lui vittima di minace di morte) ai box, senza consentire a tutte le monoposto di sdoppiarsi dai primi. Un errore di interpretazione del regolamento che aveva consentito a Max Verstappen, fermatosi durante il regime di Safety Car, ai box per montare un treno di pneumatici nuovi, di attaccare Lewis Hamilton, rimasto sul tracciato con un treno di pneumatici usati, vincendo gara e il suo primo titolo iridato”.
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— Michael Masi (@MichaelMasiF1) July 9, 2022
Masi, addio alla F1
È passato meno di un mese dall’addio di Masi all’F1. Dopo le dimissioni dalla Fia, Masi è ha deciso di tornare vivere nella sua Australia. L’obiettivo? Riprendersi dalla brutta esperienza e essere vicino alle persone che lo hanno sostenuto. Secondo quanto dichiarato da lui stesso, inoltre, non avrebbe ricevuto alcun aiuto psicologico. Ma, ammette a posteriori, “avrei dovuto consultare uno specialista”.