Il termine sport è l’abbreviazione della parola inglese «disport» che significa «divertimento»
La parola disport deriva dalla parola antica francese desport che vuol dire «divertimento». La parola francese antica desport deriva dal latino deportare, nel senso di portarsi lontano, fuori porta dalle mura cittadine per svolgere attività fisiche. Le parole desport e disport poi divenuto sport, come detto significano «divertimento», parola che deriva dal verbo latino divertere,« allontanarsi».
Lo sport come momento di gaudio collettivo, lo sport come scuola di valori, lo sport come momento di aggregazione, allora perché io non mi diverto più? In palestra tutti armati di cuffie, tutti con una guerra da vincere contro la bilancia. Non si chiacchiera, non si socializza più, mangiare una pizza assieme è quasi una proposta criminale, un attentato alla linea, un eresia pronunciata nel tempio della vanità.
Oppio dei popoli, nuova religione, business florido, televisioni private, vallette maggiorate, invasioni di campo. Non ci si diverte a praticare lo sport se l’asticella delle prestazioni è da alzare continuamente oltre l’umano, le trasmissioni sono schiave dello share e non ci si diverte neanche più a parlare di sport. Cosa resta?
Lo sport come strumento per perseguire un fine, lo sport per diventare più ricchi, lo sport per diventare più belli, lo sport per cercare di quadrare la propria vinta scommettendo su eventi e non su se stessi.
C’era un tempo in cui assistere o partecipare ad un evento sportivo era un momento d’entusiasmante curiosità: vivere la sfida, sentire le emozioni, incrociare lo sguardo degli atleti. E ancora: notare lo spirito di sacrificio, vedere i colori dello sport, ammirare i gesti atletici o la cura, nel pre-gara, di attrezzi e strumenti di gioco. Apprezzare la natura, cornice dello sport.
Io credo nell’uomo e credo nello sport, ma la partita più importante per il divertimento fuori porta è contro se stessi. Lo sport non è sport se il suo unico fine non è il divertimento, cambiamogli nome, cambiamogli fine. Io non mi diverto perché non si diverte più chi lo pratica, lo sport è business e a me continuano a divertire i giochi.